La Musicoterapia è una modalità di approccio alla persona che utilizza la musica e il suono come strumento di comunicazione non-verbale e strumento riabilitativo particolarmente efficace nei casi in cui alla disabilità visiva si sommi il deficit cognitivo, in un processo atto a facilitare e favorire la relazionale, la comunicazione, l’espressione cercando di fare emergere le potenzialità, facilitando la strada verso l’autonomia, lo sviluppo delle capacità personali e l’accrescimento della fiducia in se stessi.
I percorsi individuali attivati presso l’Istituto per i ciechi G.Garibaldi di Reggio Emilia seguono i bisogni di ogni utente, con la possibilità di attivare progetti di Musicoterapia in compresenza con professionisti e percorsi musicoterapici di integrazione a scuola con la classe o a piccolo gruppo rivolti a bambini diversamente abili.
Nel contesto non-verbale il sistema percettivo del paziente viene stimolato da codici di comunicazione alternativa alla parola quali linguaggio corporeo, sonoro, musicale e da stimoli tattili, visivi e percettivi: l’obiettivo è il miglioramento dei processi comunicativi e relazionali del bambino.
Importanza delle vibrazioni prodotte da ogni strumento musicale rappresentate dalle onde acustiche generate dal mezzo eccitante (le corde di una chitarra o di un pianoforte, le superfici di un tamburo o di uno xilofono…), che giungono fino a noi e ci trasmettono il loro potere inducendo il nostro corpo a vibrare anch’esso.
Attraverso tecniche musicoterapiche specifiche ed un approccio multisensoriale si crea un equilibrio tra rilassamento ed attivazione, secondo i bisogni di ciascun utente il terapeuta entra in relazione attraverso la musica e i suoni cercando una condivisione dell’esperienza attraverso l’ascolto, l’esplorazione strumentale-vocale, il dialogo sonoro, e la fiducia nell’altro.
Il lavoro costante e continuativo è legato alla gestione delle emozioni attraverso la musica e i suoni, la consapevolezza e la percezione del proprio corpo nell’ambiente, l’importanza dell’utilizzo della propria vocalità per riuscire ad esprimersi e nel canto, spesso legate a ritardi nello sviluppo del linguaggio e della comunicazione.