Sabato 14 settembre 2024, in occasione della giornata d’apertura della mostra “Vedere oltre lo sguardo”, sarà possibile – su prenotazione – effettuare una visita guidata alle opere, in deprivazione visiva (per chi volesse), e a seguire svolgere un’attività condotta da Luciano Bosi (etno-musicologo) su “Il suono della pietra”. I partecipanti ascolteranno Luciano e i suoi litofoni (pietre sonore) e sperimenteranno insieme a lui come “toccare il suono”.
Prenotazione obbligatoria
Orari:
1° turno dalle 15.00 alle 16.15
2° turno dalle 16.30 alle 17.45
Numero partecipanti: 10 per turno
Info e prenotazioni: 0522439305 – eventi@istitutociechigaribaldi.it
Costo: gratuito
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VEDERE OLTRE LO SGUARDO


14 settembre – 24 dicembre 2024
presso Istituto Garibaldi per i Ciechi
via Franchetti 7 – Reggio Emilia

Da alcuni anni l’Istituto “G. Garibaldi” per i Ciechi di Reggio Emilia collabora con Istituzioni cittadine come i Musei Civici, la Biblioteca Panizzi e altre biblioteche comunali, Palazzo Magnani, col fine di organizzare eventi che parlino di accessibilità museale e culturale e che rendano realmente fruibili – anche alle persone non vedenti – mostre, narrazioni, spettacoli…

Volendo continuare, sul nostro territorio, a promulgare l’idea che l’arte è patrimonio universale e come tale deve essere accessibile a tutti secondo le possibilità di ciascuno, l’Istituto si impegna a organizzare manifestazioni ed eventi accessibili.

Dal 14 settembre al 24 dicembre 2024 presso l’Istituto “G. Garibaldi” sarà ospitata l’opera
“Il Cristo rivelato” (180 x 80 x 50 cm, in marmo di Carrara) del Maestro Felice Tagliaferri, insieme ad alcune altre sue opere (che stiamo selezionando).

L’idea di realizzare quest’opera – dal doppio significato – nasce nell’aprile 2008, quando all’artista Felice Tagliaferri, cieco dall’età di 14 anni, fu impedito di vedere a suo modo, cioè con le mani, la celebre scultura del “Cristo velato” di Giuseppe Sanmartino, esposta nella Cappella Sansevero di Napoli.  Felice Tagliaferri decise allora di proporre una propria versione dell’opera, rendendola disponibile anche alla fruizione tattile, dimostrando così che un blocco di pietra non può rovinarsi a causa dello sfioramento effettuato da mani esperte. L’opera nasce quindi da una storia speciale di denuncia e il Cristo “velato per la seconda volta” è così “svelato ai non vedenti”.

La mostra sarà rivolta a un pubblico eterogeneo, diverse le fasce d’età e diverse saranno le modalità di sguardo.

Verranno proposte – per i tre mesi di durata della mostra – attività di laboratorio alle scuole di ogni ordine e grado, in cui i partecipanti verranno di volta in volta accompagnati nell’esplorazione aptica delle opere, per scoprire che ciò che si può comprendere, di un oggetto, o in questo caso di un’opera d’arte, utilizzando il senso del tatto va ben oltre a ciò che si vede solo con gli occhi. Alla visita guidata verrà abbinata un’attività di manipolazione – creazione di un’opera con la creta – in deprivazione visiva (bendati), per esperire ulteriormente la potenzialità e le capacità delle nostre mani di comprendere ed elaborare, forme e concetti. Ci saranno giornate in cui le proposte verranno estese alla cittadinanza e saranno quindi aperte al pubblico, su prenotazione.
Saranno inoltre organizzati due workshop, tenuti dal Maestro Felce Tagliaferri, uno rivolto a operatori culturali e museali l’altro a insegnanti ed educatori.